Chi ha già avuto modo di rivolgersi alla figura dell’osteopata sa bene che la seduta inizia sempre con una chiacchierata iniziale. Durante questi primi minuti al paziente vengono fatte una serie di domande che hanno lo scopo di indagare la sintomatologia attuale ma anche tutta la sua storia passata in termini di eventi traumatici di qualsiasi tipo, interventi chirurgici e patologie riscontrate.
Una delle domande che viene sempre fatta è proprio quella relativa al famoso “colpo di frusta”. È importante sapere se il paziente ha subito questo tipo di trauma, quanto tempo è passato dall’incidente e che segni ha lasciato sul corpo. Alcuni di questi effetti verranno descritti dal paziente, altri potranno essere percepiti dall’osteopata dopo la sua valutazione e ricollegati al trauma.
Il “colpo di frusta” o whiplash è un trauma distorsivo che interessa il rachide, il quale subisce violentemente una accelerazione o decelerazione in modo improvviso, così da cogliere impreparate le sue strutture muscolo-articolari. La condizione più conosciuta che può causare tutto ciò è il classico tamponamento automobilistico. In questo caso il collo della persona tamponata subisce una brusca accelerazione in estensione seguita da un effetto rimbalzo in iper-flessione. Questo è l’esempio più classico ma possono verificarsi altre modalità di insorgenza a seconda della provenienza dell’impatto che può essere anche anteriore, laterale o diagonale. A seconda di queste modalità le strutture corporee subiranno degli eventi lesivi differenti e di diversa gravità. Altri traumi che possono portare alla formazione del colpo di frusta sono le cadute sul sedere, traumi sportivi, traumi che interessano il capo e tutto ciò che coinvolge il nostro corpo e che è caratterizzato da un brusco cambiamento di velocità in una direzione e con l’effetto sorpresa.
I sintomi del colpo di frusta
I sintomi che presenterà il paziente possono essere vari perché questo evento traumatico incide su tutta la sua fisiologia. Possono, ad esempio, dipendere dalle modalità con cui si è creato il trauma, dalla sua violenza e dalla sua imprevedibilità. Anche il tipo di paziente che lo subisce, la sua età e il suo stato di salute sono fattori importanti.
Classicamente i sintomi che vengono riportati più frequentemente sono quelli legati alle strutture cervicali o cervico-dorsali che risulteranno dolenti e contratte. A questi dolori si possono aggiungere una serie di fastidi irradiati agli arti superiori o alle spalle come formicolii o alterazioni della sensibilità. Frequenti anche sensazioni di malessere gastrointestinale, mal di testa o vertigini, disturbi visivi o debolezza generalizzata.
Le conseguenze a lungo termine di un colpo di frusta non trattato si possono trovare in problemi posturali, ernie o prolusioni discali sia a livello cervicale che lombare, dolori articolari vari, cattivo funzionamento delle strutture viscerali che avranno più probabilità di andare incontro ad infiammazione.
La gestione osteopatica del colpo di frusta
L’osteopatia risulta essere di grande aiuto al paziente che ha subito questo tipo di trauma, sia che esso si trovi in fase acuta o cronica. A seconda dei due casi l’approccio sarà differente così come le tecniche utilizzate e le modalità di lavoro. Importante, se ci si trova di fronte ad una fase acuta, che il paziente prima si sia accertato del suo stato di salute e che quindi si sia recato al pronto soccorso per escludere conseguenze più gravi e svolgere gli accertamenti del caso.
Il trauma da colpo di frusta, se non trattato è in grado di lasciare il segno nei tessuti, e non solo su quelli muscolo-scheletrici, perché anche i visceri possono essere coinvolti e alla lunga potrebbero andare incontro a qualche problema di funzionamento. Solitamente il paziente è molto sofferente e questa sofferenza non è evidenziabile attraverso gli esami strumentali che nella maggior parte dei casi, o almeno inizialmente, non rilevano nulla di patologico. Le tensioni anomale che si scaricano sul corpo coinvolgono muscoli, legamenti, fasce muscolari che a loro volta influenzano il normale scorrimento dei fluidi corporei innescando così una cascata di eventi dannosi per la salute dell’ intero organismo.
L’obiettivo del trattamento osteopatico è quello di ripercorrere a ritroso il cammino che l’evento traumatico ha lasciato sul corpo del paziente, andando a ripristinare la giusta mobilità e motilità delle strutture coinvolte e una corretta circolazione dei fluidi attraverso i tessuti.
DOTT. ROBERTO COMPAGNI
FISIOTERAPISTA E OSTEOPATA D.O.