Logopedia, Scuola

Relazione tra Disturbi del Linguaggio e DSA

Relazione tra Disturbi del Linguaggio e DSA

La letteratura ormai afferma la relazione tra sviluppo delle competenze linguistiche ed apprendimento della letto-scrittura. Infatti la scrittura, la lettura e la comprensione del testo sono strettamente legate alla consapevolezza fonologica, quindi alla capacità di riconoscere, distinguere e manipolare i suoni che formano le parole.

La letteratura indica che una buona consapevolezza fonologica si raggiunge circa 2 anni dopo aver completato l’inventario fonetico e aver raggiunto quindi una completa competenza fonologica.

Spiegando meglio: se il bambino intorno ai 4 anni riesce ad aver sviluppato una buona competenza fonologica, quindi a possedere in modo adeguato tutti i suoni del linguaggio e a non commettere più nessun processo di semplificazione, allora intorno ai 6 anni avrà la possibilità di raggiungere una corretta consapevolezza fonologica e di sviluppare le giuste abilità metafonologiche, proprio nel momento di ingresso alla scuola primaria che gli consentirà di avere le basi adeguate per l’approccio alla letto-scrittura.

Di conseguenza se un bambino non possiede una buona competenza fonologica intorno ai 4 anni, questo andrà ad inficiare anche lo sviluppo dei prerequisiti fondamentali della letto-scrittura.

Ovviamente gli studi non indicano che tutti i bambini che hanno avuto un Disturbo del Linguaggio o con pregresso Disturbo Fonetico-Fonologico diventeranno dei cattivi scrittori o lettori, ma sottolinea che vi è un’aumentata probabilità che sviluppino un DSA.

Si può dunque affermare che le difficoltà di linguaggio su base fonologica, soprattutto per quanto riguarda le abilità metafonologiche (riconoscimento della sillaba iniziale e finale delle parole, riconoscimento di rime, spelling, evocazione di parole) sono molto spesso alla base dei DSA.
Per questo motivo è importante trattare in modo precoce e adeguato i disturbi di linguaggio dei bambini ed effettuare gli screening nell’ultimo anno della scuola d’infanzia, in modo che si possa intraprendere un percorso di potenziamento delle abilità metafonologiche carenti in vista dell’ingresso alla scuola primaria.

Cosa si può fare anche a casa per stimolare i prerequisiti dell’apprendimento?

Sicuramente l’ultimo anno della scuola d’infanzia è fondamentale per sviluppare le abilità metafonologiche attraverso attività o laboratori linguistici. Ma anche a casa giocando si possono potenziare i prerequisiti con diverse attività come la “ricerca di rime”, i giochi di fluenza fonemica come per esempio “arriva un treno carico di F”, ci si può trasformare in robot e parlare in modo segmentato “CA-NE” per potenziare la divisione in sillabe, in questo modo anche giocando si creano basi solide per l’apprendimento della letto-scrittura.

DOTT.SSA ALESSIA BOIARDI

LOGOPEDISTA

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