Molto spesso cominciamo ad attuare dei cambiamenti nel nostro comportamento e nelle nostre abitudini di vita solo nel momento in cui sopraggiungono delle problematiche relative alla nostra salute. Siano esse rappresentate da una lombalgia, da influenze persistenti e ricorrenti, da uno stato ansioso difficilmente controllabile o da esami del sangue con qualche asterisco, il minimo comune denominatore è sfortunatamente la tempistica: “in ritardo”, ovvero l’agire nel momento in cui il problema si è già acutizzato, oltre che presentato. In questo senso, l’alimentazione rimane sì un validissimo aiuto e sostegno nel processo di riequilibrio e di guarigione, ma sarebbe stata in realtà molto più efficace ed efficiente nel processo preventivo: nell’abbassare il rischio di ammalarsi.
Il corpo umano, così come tutti gli organismi viventi, è soggetto ai processi di invecchiamento; essi si manifestano esteriormente, ad esempio con il cambiamento della luminosità dell’incarnato, nell’incanutimento e caduta dei capelli e nelle rigidità articolari, ma questi cambiamenti non sono che lo specchio di ciò che accade all’interno del nostro organismo, che con il passare del tempo non si rigenera più con la stessa efficienza, né con la medesima velocità.
Per questo motivo, grandissimi sforzi sono impiegati dalla ricerca per individuare strategie atte a rallentare questi processi, permettendoci di invecchiare bene, e scegliere i giusti alimenti in questo senso fa decisamente la differenza. Ciò che compone la nostra dieta, viene usato dall’organismo per rigenerare cellule, tessuti e organi, determinandone quindi la buona funzionalità e longevità. Nella Medicina Tradizionale Cinese questo concetto era molto chiaro e così importante da dedicarvi un grande impegno per selezionare quegli alimenti che, fra gli altri, erano, per esempio, più ricchi di vitalità. Questa caratteristica è denominata Jing e tutti gli alimenti freschi ne sono sì contraddistinti, ma alcuni ne sono più ricchi di altri: per esempio, tutta la categoria delle noci e dei semi, così come le uova e i germogli.
L’alimentazione entra quindi a pieno titolo nelle pratiche volte ad aumentare la longevità, armonizzando i processi di invecchiamento. Basti pensare anche agli alimenti con proprietà antiossidanti come mirtilli, tè verde e pomodori: l’insieme delle sostanze presenti al loro interno ci aiutano a combattere i radicali liberi dell’ossigeno, che nelle nostre cellule causano danni e degenerazioni. Finanche più importante sarebbe però consumare meno prodotti industriali: gli alimenti lavorati perdono infatti gran parte, se non tutta, la loro vitalità. Ora che è estate, al via quindi a insalate fredde di riso e grano saraceno, condite con pomodorini, melanzana e olive, al posto di cracker e prosciutto cotto!
DOTT.SSA GRETA RONDINI
NUTRIZIONISTA