“Non è vero che abbiamo poco tempo: la verità è che ne sprechiamo molto” (L. A. Seneca)
Così diceva un grande saggio e così ci siamo ritrovati a dire, molti di noi, in queste settimane di isolamento forzato e di contatto prolungato con noi stessi: talvolta stupefacente ed altre volte estremamente stressante e snervante.
In questo tempo sospeso abbiamo a avuto la possibilità di accorgerci di quali aspetti della nostra vita vorremo provare a modificare, nonostante a volte sia stato il dolore a “sbatterci in faccia” queste risposte.
Proviamo a non dimenticare ciò che abbiamo sentito e provato: tutto può diventare prezioso ed integrare la nostra identità in evoluzione.
Ad esempio: in che modo si sono riattivati i nostri Sensi?
Quali immagini ci hanno colpito di queste lunghe settimane di isolamento?
Abbiamo posto la nostra attenzione su angoli, scorci della nostra casa o paesaggi esterni che non osservavamo da tempo?
…ed ancora potremmo avere percepito rumori, profumi ed odori in casa o all’esterno, a cui da tempo non dedicavamo attenzione: che vorremmo sempre di più nella nostra routine quotidiana o che al contrario vorremmo eliminare.
Non dimentichiamoci di tutto ciò.
Raccontiamolo ai nostri cari ma soprattutto a noi stessi: magari appuntandoci queste informazioni su un diario o facendo delle registrazioni dei nostri racconti.
Ed ancora, se è nelle nostre corde, disegnando le immagini ed i colori che visualizziamo dentro di noi.
Lasciamo traccia di queste settimane, con la loro durezza, difficoltà e talvolta meraviglia: per noi stessi e per chi verrà dopo di noi.
E qualora sentissimo che alcune immagini spaventose, sensazioni fisiche o rumori dovessero avere il sopravvento nelle nostre giornate, impedendoci di concentrarci e svolgere una vita serena, non esitiamo a chiedere aiuto ad un professionista: “Non possiamo dirigere il vento ma possiamo orientare le vele.” (L. A. Seneca)
DOTT.SSA SARA FIORINI
PSICOLOGA