Psicoterapia e Psichiatria

Il conflitto nella coppia: dove ci troviamo?

Il conflitto nella coppia

“Non si può essere uguali a quando ci si è innamorati ma ci si può innamorare di ciò che si è diventati”

Mentre leggo questa frase durante una lettura mi chiedo: “Non è raro incontrare delle coppie che in diversi momenti della loro vita riportino che il partner sia cambiato e non è più lo stesso di un tempo: tutto ciò genera crisi, conflitto e un disorientamento relazionale all’interno del sistema coniugale che può portare ad una sofferenza ed eventuale rottura. Ma come mai questo fenomeno non è poi così raro? Abbiamo mai pensato che la coppia che si forma è un sistema in divenire, in continua trasformazione e che come ogni organismo in crescita può vivere delle tappe evolutive con cambiamenti annessi durante i quali è necessari fare dei nuovi accordi?”.

McGoldrick e Carter, nel corso dei loro studi, hanno individuato degli stadi evolutivi che una famiglia vive:

  • Formazione della coppia
  • Famiglia con bambini piccoli
  • Famiglia con adolescenti
  • Famiglia in cui i figli adulti sono usciti da casa
  • Famiglia anziana

Non entrando nel dettaglio di ognuna di queste fasi, invito il lettore ad immaginarsi queste tappe citate su una linea temporale collocandole in ordine crescente. Ci si può accorgere che il risultato è una linea con tappe determinate e fissate tra un passato che può essere visto come il nostro bagaglio esperienziale e un presente che ci offre un apprendimento utile per una tappa successiva. Il passaggio da uno stadio a quello successivo, non è sempre semplice e lineare ma, richiedendo una riorganizzazione, genera una crisi all’interno del sistema coppia che fedelissimo alla situazione precedente può mostrare delle resistenze.

Comunicare ad una coppia che la loro crisi non vuol dire per forza rottura ma potrebbe significare evoluzione e cambiamento, può anche rassicurarla e soprattutto mostrare altre prospettive. Questo può offrire un tempo per guardarsi e guardare l’altro nella sua evoluzione e arrivare consapevolmente alla scelta di stipulare un nuovo contratto d’amore che non è più quello della coppia giovane ma è un contratto arricchito da nuove clausole ovvero accordi che la coppia raggiunge in seguito ad un ascolto reciproco, una comunicazione efficace dove più che dire all’altro cosa non dovrebbe fare mi impegno a comunicare il mio stato d’animo, le emozioni che provo in diverse situazioni di conflitto; questo potrebbe portare ad abbandonare la prospettiva del giudizio e provare ad accogliere quella parte emotiva di ognuno dei componenti della coppia che ci può orientare verso una scelta consapevole all’interno della nostra relazione con l’altro.

Ecco che il conflitto non deve essere per forza distruttivo, ma può anche essere visto con una lente rigenerativa e costruttiva di un nuovo pezzo di vita.

Dott.ssa-Assunta-Croce

DOTT.SSA MARIA CROCE

PSICOLOGA