I dati parlano di depressione femminile doppia rispetto a quella maschile, ma dicono anche che è maggiore il numero di suicidi tra gli uomini che ne soffrono.
La nostra cultura tende a riconoscere più facilmente la depressione femminile che si manifesta attraverso i sintomi classici che ci aspettiamo associati ad essa, quali emozionalità negativa, tristezza, scarsa fiducia nel futuro, rallentamento, senso di vuoto, difficoltà a dormire, scarso appetito e senso di colpa.
A differenza di quella femminile, la depressione maschile può manifestarsi attraverso sintomi che più difficilmente vengono riconosciuti come depressivi, perché hanno caratteristiche più esternalizzanti: irritabilità, rabbia, uso di alcool, droghe, gioco d’azzardo, lavoro eccessivo, trascuratezza della dimensione affettiva o sociale.
Gli uomini, dietro alla maschera culturale della mascolinità e/o dell’attività, tendono a nascondere gli affetti depressivi che, a vedere i dati, producono più vittime, probabilmente perché questi stati depressivi vengono riconosciuti tardivamente e perché gli uomini tendono a far più fatica a riconoscere di avere dei bisogni emotivi e poi fanno fatica a chiedere aiuto.
Una diagnosi adeguata, nelle donne e negli uomini, si dimostra essenziale per avviare un buon trattamento terapeutico ed evitare una possibile cronicizzazione degli stati emotivi.
DOTT. GIAMPIERO FIORINI
PSICOLOGO E PSICOTERAPEUTA
SPECIALISTA IN PSICODIAGNOSTICA