La maggioranza degli studenti vive lo studio e la scuola come qualcosa di faticoso e non vede l’ora di finire la scuola per potersi divertire.
È inevitabile la fatica se si vuole crescere! Quello che è possibile evitare invece è la frustrazione di faticare senza crescere, senza raggiungere risultati soddisfacenti.
L’audiopsicofonologia è uno strumento molto utile agli studenti che non sperimentano un giusto rapporto tra costi e benefici. Questi studenti si possono trovare in un primo momento travolti dall’ansia di prestazione e dalla paura di non farcela. Sono spinti a dare il massimo, ma sentono che non riusciranno mai ad arrivare al risultato desiderato. L’ansia infatti riduce la capacità di concentrazione e di organizzazione. L’ansia condiziona fortemente le funzioni cognitive e causa un calo di rendimento nelle prestazioni.
Questi studenti prima o poi finiranno per scoraggiarsi e rinunceranno a credere di poter realizzare i loro progetti. Saranno portati al ritiro sociale o all’adozione di comportamenti antisociali.
L’audiopsicofonologia è una grande opportunità per gli studenti che attraversano queste difficili fasi del percorso scolastico.
A qualsiasi punto del percorso in cui si trovino (dalle scuole primarie alle secondarie di secondo grado, finanche all’università) gli studenti possono essere aiutati a ritrovare fiducia e motivazione per dare una svolta al loro percorso formativo.
L’audiopsicofonologia agisce sulle strutture del cervello potenziando la capacità d’attenzione e concentrazione e scardinando le abituali modalità di pensiero e di comportamento. Apre nuove possibilità di pensiero su se stessi ed apre il soggetto a nuove modalità di fronteggiamento della realtà.
In cosa consiste?
È molto facile ottenere la collaborazione degli studenti ad un percorso di audiopsicofonologia. Ad essi infatti non si propone un ulteriore sforzo. Il lavoro lo farà la musica che verrà utilizzata per risvegliare la mente. Questi studenti hanno bisogno di staccare la spina e le sedute di audiopsicofonologia sono l’ideale modo per farlo. Per 1 o 2 ore tutti i gironi per un periodo di alcune settimane, lo studente dovrà ritagliarsi un tempo di ascolto passivo in cuffia di musiche appositamente studiate per ottenere un effetto di riattivazione e ricarica del cervello.
Non facciamo l’errore di sovraccaricare studenti già schiacciati dal carico emotivo e cognitivo che stanno vivendo (spesso da diversi anni). C’è bisogno di “resettare” per ricominciare a funzionare nel migliore dei modi.
Solo in questo modo si può ripartire e ritrovare le motivazioni per recuperare il terreno perso. Solo una volta recuperate le forze si può pensare ad un programma di recupero anche intenso.
L’audiopsicofonologia è uno strumento utilissimo anche per tutti gli studenti con Disturbi Specifici d’Apprendimento: questi infatti sono particolarmente predisposti a sviluppare quei sintomi d’ansia e di scoraggiamento che abbiamo descritto. Anche loro hanno bisogno di ritrovare fiducia e motivazione per lavorare con efficacia e raggiungere gli obiettivi che a volte possono sembrare irraggiungibili, ma che la loro intelligenza “rinfrescata” consentirà loro di conquistare.
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DOTT. MARTINO PATERLINI
PSICOLOGO E PSICOTERAPEUTA